Cueva del Viento

La Cueva del Viento è una tra le località più suggestive in assoluto di tutta l’isola di Tenerife. Si tratta dunque, non a caso, di una tra le mete più amate dai turisti.
La Cueva del Viento fa parte della circoscrizione territoriale della piccola ma suggestiva Icod de los Vinos, la cittadina arroccata sul monte Teide e dedita all’attività vinicola.

Interessante sia dal punto di vista storico che soprattutto dal punto di vista naturalistico, Cueva del Viento è il più grande tunnel vulcanico d’Europa. Il suo aspetto non passa di certo inosservato, motivo per il quale è visitatissima sia dai normali turisti che, prima di ogni altri, dai fotografi e dagli appassionati di fotografia.

Il costo della visita guidata alla curva del vento, per gli adulti, è di circa 20€. Durante la visita è possibile non soltanto ammirare la bellezza delle fauci laviche ma anche scoprirne la storia e le caratteristiche geofisiche.

La storia della Cueva del Viento: dall’antichità ad oggi.

Non esistono reperti scritti che parlino della Cueva del Viento antecedenti al 1776. Quell’anno, l’anfratto d’ingresso principale (ingresso San Marco) della cava vulcanica venne menzionato all’interno degli scritti di Alfonso Molina. Tuttavia siamo certi del fatto che i guanci, nativi dell’isola, fossero a conoscenza della Cueva anche 2.000 anni orsono. All’interno delle grotte sono state ritrovate infatti tracce antichissime della presenza dell’uomo.

La Cueva del Viento è stata in realtà oggetto di studi specifici soltanto in tempi più recenti. Erano i primi anni ’70 quando un gruppo di studiosi decise di esplorarla e tracciarne le prime mappe. Ai tempi si era ancora convinti che la cava misurasse appena 6km.

Negli anni ’90 gli studi procedettero, vennero tracciate nuove mappe ed esplorati nuovi tunnel, che vennero poi messi in sicurezza e resi accessibili anche ai visitatori.

Gli studi effettuati dalle varie università e dai vari gruppi di ricerca dei musei negli ultimi anni, hanno permesso non solo di esplorare quasi per intero la grotta del vento, facendone mappature dettagliate e consentendo l’accesso ai visitatori, ma anche e soprattutto di effettuare studi biochimici sulle forme di vita (o sulle tracce di esse) trovate all’interno dei tunnel.

Si è scoperto dunque che la curva del vento è in realtà sviluppata su più “piani”, ognuno dei quali della lunghezza di svariati chilometri, interconnessi l’uno con l’altro da brevi fosse cave.

Caratteristiche della Cueva del Viento: ecco cosa c’è da sapere.

La curva del vento di Tenerife è sempre stata grande oggetto di studi da parte di biologi e speleologi. Al suo interno la temperatura costante, l’elevato tasso di umidità e l’assenza di luce, hanno consentito negli anni lo sviluppo di mutazioni genetiche da parte delle specie che sono riuscite a resistere al suo interno.

Ovviamente vi è una quasi totale assenza di piante (proprio per mancanza della luce solare). Vi è una forte presenza di radici sotterranee e insetti, che sono finiti accidentalmente nella grotta e che hanno mutato nel corso dei millenni la loro struttura fino a renderla resistente. Si tratta principalmente di coleotteri e scarafaggi. Il dato più interessante è la totale cecità (o addirittura la “scomparsa” degli occhi) in tutte le specie sopravvissute, proprio per via dell’inutilità della presenza degli organi di vista.

Come raggiungere Cueva del Viento.

La Cueva del Viento, localizzata nel comune di Icod de los Vinos, è facilmente raggiungibile sia in automobile che sfruttando gli eccellenti mezzi di trasporto pubblico a disposizione dell’isola.
Per raggiungere la Cueva del Viento in automobile è sufficiente recarsi a Icod de los Vinos sfruttando l’autostrada del Nord (TF-5). Una volta raggiunto il piccolo comune, sarà necessario imboccare la TF-366 in direzione “El Amparo” e seguire le indicazioni per “Cueva del Viento”, fino a raggiungere il ristorante El Rifugio. Una volta raggiunto il ristorante sarà possibile svoltare a sinistra e proseguire, in automobile o a piedi, per circa un chilometro prima di raggiungere il Centro Visitatori dei tunnel di Cueva del Viento.

Arrivare al Centro Visitatori sfruttando i mezzi di trasporto pubblico è possibile: una delle linee di trasporto locali che raggiungono il punto di ritrovo per partire alla volta della Cueva del Viento è la linea 360, che parte da Icod de los Vinos.

Come esplorare la Cueva del Viento: tutte le informazioni utili.

Cueva del Viento è una location sicuramente molto particolare. Comprendere la bellezza di un paesaggio come quello che è in grado di offrire non è cosa da tutti. Apprezzare una meta di interesse speleologico è difficile se non si è guidati correttamente da qualcuno che sappia spiegare passo dopo passo la natura del luogo. Certo, la maestosità indiscussa della Cueva del Viento la renderebbe perfetta anche per semplici visite in autonomia; ma la complessità geografica entro la quale si articola non consente tale opzione. Se desideri esplorare la Cueva del Viento, quindi, ricorda che non puoi farlo in solitaria.

Per visitare il luogo è necessario prenotare una visita guidata mettendosi in contatto direttamente con l’ente che gestisce gli ingressi al tunnel. Il percorso è di media difficoltà ed è dunque indicato per chiunque sia in salute e moderatamente attivo. Le insidie del terreno rendono comunque necessaria una guida. Ti suggeriamo di effettuare la tua prenotazione in larghissimo anticipo, soprattutto se pensi di volerti recare a Tenerife in alta stagione.

La galleria consente infatti un numero di visitatori limitatissimo: i tour guidati sono attivi dal martedì al sabato, sono in totale 4 al giorno e, ad ogni turno, è consentito l’ingresso soltanto a 16 visitatori per turno. I gruppi molto numerosi saranno costretti dunque ad entrare a scaglioni.

Tutti i visitatori che desiderano addentrarsi nella Cueva del Viento devono ricordare alcune semplicissime regole:

• È vietatissimo allontanarsi dal gruppo, poiché potrebbe essere estremamente rischioso;

• Essenziale vestirsi a strati ricordando di indossare un abbigliamento sufficientemente pesante: la cava non è esposta alla luce del sole e pertanto al suo interno la temperatura può essere rigida e molto umida;

• Importante portare con sé scarpe adeguate e fare attenzione durante il cammino: il terreno è irregolare e difficoltoso. Meglio munirsi di un bastoncino da trekking (magari equipaggiato da torcia) e sfruttarlo durante l’esplorazione;

• Portare con sé acqua fresca e un cappellino: l’esplorazione guidata ha una durata di una manciata d’ore, motivo per il quale potrebbe essere necessario rifocillare le scorte idriche. Coprire la testa è invece fondamentale per evitare l’umidità presente nella grotta;

• Avvisare immediatamente le guide sia in caso di stanchezza eccessiva (meglio tirarsi fuori dalla cava 10 minuti prima di star male piuttosto che 10 minuti più tardi) o nel caso in cui ci si dovesse far male durante il percorso.

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